2017-46 - Bosco delle Penne Mozze - Aspem

As.Pe.M.
Associazione "Penne Mozze"
fra le Famiglie dei Caduti Alpini
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2017-46

Raduni, veglie e cerimonie
Quarantaseiesimo Raduno al Bosco - 3 settembre 2017
Il Raduno è appuntamento nazionale


L'appuntamento è stato inserito negli eventi di "Aspettando il Raduno Triveneto del Centenario" e come sempre anche il 46° e tradizionale Raduno al Bosco delle Penne Mozze, ha visto una partecipazione davvero straordinaria.
Ora è finalmente diventato anche ufficialmente un appuntamento nazionale dell'Associazione Nazionale Alpini, come deliberato dal CDN e si inizierà nel 2021.
Numerose, oltre un migliaio, e partecipi le penne nere trevigiane, venete e provenienti anche da fuori regione, perfino dalla Sicilia. Il presidente del Comitato per il Bosco e dell'As.Pe.M. Claudio Trampetti ha ringraziato tutti per la particolare sensibilità e volontà di adesione all'unità di intenti nei valori Alpini, e le sezioni che hanno voluto quest'anno apporre la loro foglia all'albero del ricordo: La Spezia, Luino, Molise, Novara e Vercelli. L'albero, e il Bosco, diventeranno davvero sempre più memoria nazionale delle Penne Nere andate avanti. E' uno degli obiettivi del 2018, per il Raduno del Centenario completare l'Albero.
Già sabato 2 settembre, alla vigilia del Raduno al Bosco, c'è stato un emozionante incontro di ricordi e cante con i cori Ana e Col di Lana e gli attori del Teatro Orazero di Vittorio Veneto. Doveva svolgersi in notturna, tra le stèle, larici e abeti del Bosco, e solo il maltempo lo ha impedito. Ma è stato davvero intenso e suggestivo anche alle antiche Cantine Brandolini.
Il saluto ufficiale del 46° Raduno quest'anno è stato affidato al dottor Alessandro Rossi, già vice presidente nazionale e della sezione di Brescia. E tra storia e memoria del monumento vivo fatto di Penne Mozze, Alessandro Rossi non ha mancato gli accenni che pungono sul vivo l'essere alpini veri: a cominciare dal decadimento dei nostri valori che forse nasce quando è venuto a mancare il servizio militare obbligatorio di un tempo, che qualcosa insegnava.
Da qui anche un invito speranzoso a sindaci e parroci affinché nelle sedi opportune possano davvero operare per fare in modo che si vada verso un ritorno al passato, pure nelle forme, nei modi e nei tempi che richiede l'attuale situazione, e ovviamente sulle linee guide suggerite dalla presidenza nazionale. Durante il raduno accompagnato dal Coro ANA di Vittorio Veneto e dalla banda di Cison di Valmarino è stata aggiunta anche la stele intitolata all'alpino trevigiano Giuseppe Carrara morto per malattia contratta in guerra nel 1918.
Nel suo intervento il nostro consigliere nazionale, generale Renato Genovese, coordinatore della prossima adunata di Trento ha sottolineato la presenza ormai storica all'incontro della signora Imelda Reginato, vedova della M.O.V.M. Enrico, a cui è dedicato un gruppo ANA, e molto applaudita dai presenti: "Testimonia di persona cosa ha fatto il marito e come ha vissuto la tragedia di Russia"

La vigilia di Natale al Bosco
con il presidente nazionale Sebastiano Favero

Come aveva promesso è arrivato il presidente dell'Associazione Nazionale Alpini, Sebastiano Favero, accompagnato dal vice Giorgio Sonzogni e da alcuni consiglieri nazionali, per partecipare alla tradizionale "Vigilia al Bosco", giunta alla 22.ma edizione, organizzata questa volta al memoriale del Bosco delle Penne Mozze non solo dal Comitato Bosco, ma insieme al Coat, il comitato organizzatore del Raduno Triveneto degli Alpini del giugno 2018, che l'ha inserita tra gli eventi del programma "Aspettando il Raduno del Centenario".
Mai come quest'anno la vigilia è stata tanto partecipata, con un centinaio di gagliardetti dei gruppi trevigiani presenti e i vessilli delle sezioni, ma anche con la presenza di diverse centinaia di penne nere arrivate da tutta la provincia di Treviso.
Dopo il saluto del presidente dell 'Associazione Penne Mozze Claudio Trampetti, il programma si è snodato con l'accensione del ceppo natalizio a ricordo di tutti gli alpini che passarono il Natale al fronte nei periodi bellici, e con la lettura di alcune lettere dal fronte della Grande Guerra, con il Teatro Orazero, intervallate dai Canti del Coro Mesulano, uno dei tre cori della sezione Ana di Vittorio Veneto.
Agli auguri e all'intervento del presidente Franco lntrovigne, ha chiuso la suggestiva manifestazione il presidente nazionale Sebastiano Favero. Confermando quanto stabilito dall'ultimo consiglio direttivo nazionale dell 'Ana, che il raduno di settembre al Bosco delle Penne Mozze diventerà cerimonia nazionale per tutti gli alpini, con cadenza quinquennale a cominciare dal 50.mo nel 2021 , Favero ha ricordato che:
"La partecipazione alla vigilia è uno dei nostri compiti, ci rende capaci di trasmettere i valori alpini, della famiglia, dell'identità, a questa società distratta, dove il Natale è commerciale e si perde proprio il valore del ricordo. Noi non vogliamo dimenticare, ce lo chiedono coloro che sono andati avanti, che hanno sacrificato la vita per noi, e che sono qui. Questo dobbiamo saperlo trasmettere per non dimenticare. Questo luogo è dove gli alpini dovrebbero essere sempre presenti, una manifestazione suggestiva
per trovare i propri riferimenti, radici e valori".

  
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